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Confiture  Orange amère Bio
Les confitures de pascal

Confettura di arance amare biologica

Nata sotto il sole cocente dei frutteti italiani o corsi, questa confettura rivela la nobiltà dell'arancia amara: vivace, intensa, dal carattere forte. Tra un'elegante amarezza e una sottile dolcezza, racconta delle rive del Mediterraneo e dei gesti ancestrali di un savoir-faire custodito. Stagione: Inverno – Primavera Arancia amara, tra tradizione e carattere Meno conosciuta della sua cugina dolce, l'arancia amara, o bigarade, è un frutto dal carattere forte. Raccolto principalmente tra gennaio e marzo, attrae gli amanti dei sapori schietti e genuini. La sua buccia spessa, l'aroma intenso e il sapore aspro e corposo lo rendono un ingrediente ideale per piatti sia dolci che salati. Un frutto che rivela la sua ricchezza in cucina L'arancia amara viene raramente consumata cruda a causa della sua polpa molto acida e del suo sapore decisamente amarognolo. D'altro canto, brilla una volta trasformato: viene utilizzato nella composizione delle celebri confetture britanniche, per aromatizzare dolci, infusi, sciroppi o liquori come il Grand Marnier e il Cointreau. Nella cucina salata, esalta i piatti a base di anatra e selvaggina o i tajine mediterranei. Consiglio: la sua scorza candita, molto aromatica, è perfetta per arricchire i dessert o decorare una pasta sfoglia. Un concentrato di benefici poco noti Ricca di antiossidanti, vitamina C e flavonoidi, l'arancia amara è nota anche per le sue proprietà digestive. Dalle sue foglie e dai suoi fiori, ampiamente utilizzati in fitoterapia, si ricava l'acqua di fiori d'arancio, famosa per il suo effetto lenitivo e il suo aroma delicato. Una storia che affonda le radici nel Mediterraneo Originario del Sud-est asiatico, l'arancio amaro fu introdotto in Europa dagli arabi nel Medioevo. Molto presente nei giardini mediterranei, si è ben acclimatata, in particolare in Andalusia, Sicilia e sulla Costa Azzurra. È a Siviglia che vengono coltivate alcune delle varietà di marmellata più apprezzate. Insolito: un albero, mille usi L'arancio amaro non si limita ai suoi frutti: anche le sue foglie vengono utilizzate per preparare tisane, i suoi fiori per aromatizzare i dolci e persino il suo legno per l'intarsio. E per i profumieri il fiore d'arancio amaro è prezioso: da esso si ricava la preziosa essenza del neroli, molto ricercata nell'alta profumeria.