Un vitigno antichissimo, però il primo documento sulla Barbera d’Asti DOCG la troviamo in uno scritto del XVII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato in Piemonte. Nel 1798 entra ufficialmente nell’elenco dei vitigni piemontesi quando viene redatta la prima Ampelografia da parte della Società Agraria di Torino, in cui si legge a proposito del barbera: “È vitigno conosciutissimo ed una delle basi principali dei vini dell’Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato”. Denominazione DOC dal 1970, DOCG ottiene nel 2008.