
Amaro tipico del Lario, nasce negli anni ‘50 per omaggiare una delle salite ciclistiche più famose del mondo, all’apice della quale c’è un piccolo santuario, il Santuario della Madonna del Ghisallo. Tale luogo sacro è ben noto proprio agli appassionati di ciclismo dopo che la Madonna del Ghisallo fu proclamata da Papa Pio XII nel 1946 come Patrona dei Ciclisti. Correva l’anno 1948 quando il grande ciclista Fausto Coppi, soprannominato l’Airone o il Campionissimo, scalò con eleganza il Ghisallo durante il Giro di Lombardia polverizzando il record della salita mentre il Campione del mondo allora in carica, Alberic Schotte, arrancò e si arrese. L’Airone sembrava volare. Da allora questo liquore, creato esclusivamente con erbe che si trovano nella zona geografica detta Triangolo Lariano, è testimonial ben bilanciato per ogni fine pasto o cocktail della fatica degli eroi che da Bellagio arrivano alla cima del Ghisallo. GRADO ALC. VOL: 25% CAPACITA’CL: 50