I profumi infatti evolvono drammaticamente nel tempo grazie al prolungato contatto con i lieviti presenti nelle fecce: le note fresche tipiche del Prosecco a fine fermentazione si sviluppano gradualmente in note sempre più complesse di crosta di pane e polpa di pesca. Allo stesso modo, i sapori inizialmente dolci e fruttati cambiano con il passare dei mesi, diventando più complessi e asciutti con un piacevole retrogusto amarognolo. Questo vino si gusta al meglio tra i mesi di luglio e dicembre dell'anno successivo alla vendemmia. Consigliamo di servirlo con attenzione: per apprezzarne al meglio le qualità, evitate di versare direttamente sul fondo del bicchiere. Questo vino è un accompagnamento ideale per risotti di pesce ed erbe aromatiche.