
Per quasi dieci anni, accompagnando i molteplici artisti che rappresentano quello che gli inglesi hanno chiamato il “French Touch”, H5 ha prodotto decine di copertine di dischi in vinile per piccole etichette o maggiori case discografiche (Sony, V2, BMG, Naïve, Virgin Music, Fonte, Solid, Record Makers, Pamplemousse, Diamond Traxx, Island). Fu nel 1996, per i loro "amici", Étienne de Crécy, Alex Gopher e Air, che gli H5 iniziarono a creare le copertine degli album. Il rifiuto degli artisti di mostrare il proprio volto ei mezzi limitati delle etichette indipendenti per fabbricare i supporti, hanno contribuito alla costruzione del loro universo visivo: maniche a due colori, spesso solo tipografiche. Adrian Shaughnessy, Alexis Bernier, Yorgo Tloupas