Camera semplice

Un uomo riprende conoscenza in ambulanza. È abituato a questo tipo di viaggio. Perché la malattia di cui soffre è cronica, sorda; la sua epilessia lo fa regolarmente cadere violentemente fino a quando non viene ricoverato in ospedale. Qui il suo orizzonte si limita a una semplice stanza bianca. Diventa il Paziente, avallando questa condizione, quella dello “sdraiato”: infantilizzante, immodesto, in balia dei gesti e delle decisioni degli operatori che lo circondano. Al suo capezzale, infermieri, medici, badanti sono indaffarati. E Roman, il suo amico, gli sta vicino. Tutti parlano. Ma in questo luogo dove si passa solo, i ruoli si invertono. Un'infermiera avalla quella di una mamma, uno sconosciuto incontrato nella zona fumatori diventa confidente. E nel gioco dell'amore devi reinventare le regole. In questo romanzo polifonico, Jérôme Lambert eccelle nell'arte dei contrasti. Con derisione a volte tenera, a volte disperata, Chambre simple porta alla luce intime sofferenze e inventa un universo di sensazioni forti, sottili e nuove, da cui sfugge un profumo di umanità.