Tibi il bianco

Scrittore della città, Hadrien Bels eccelle nell'arte di catturare l'anima di un luogo e l'atmosfera urbana. Ci porta per le strade di una Dakar ultra contemporanea, che vibra dei sogni della sua giovinezza. A Thiaroye, un quartiere vicino a Dakar, tre amici superano il diploma di maturità. Issa sembra sempre sapere dove sta andando quando cammina. Ha superato le prove con una Bic marabutta, una Bic che dà fiducia. Ama i pettegolezzi di quartiere e la sua macchina da cucire. Sarà uno stilista, questo è certo. Neurone ha un cervello ben oliato, è una bestia da competizione. Detesta giacca e cravatta, quelli che fanno la siesta negli emicicli con le mani incrociate sul ventre ben gonfio. Ama solo Tibile. Tibilé, la chiamiamo Tibi la Toubab, Tibi la Blanche o Tibi la Française, perché tutti sanno che sta andando in Francia. È la più intelligente dei miei figli, ripete suo padre. Pur provenendo da ambienti sociali diversi e avendo sogni per il futuro diametralmente opposti, i tre amici condividono la stessa tensione, in un momento in cui si sviluppano movimenti antifrancesi: andare in Francia o restare in Senegal? A pochi giorni dall'esito del diploma di maturità, ognuno dovrà affrontare l'ambiguità della propria posizione per decidere del proprio futuro.