Damigiana d'epoca

Sapevi che la parola damigiana deriva probabilmente dal francese dame-jeanne, e farebbe riferimento alla leggenda della regina Giovanna I di Napoli che si rifugiò da un temporale nella bottega di un vetraio nel villaggio di Grasse.  Entrando nel laboratorio artigiano si interessò al processo di realizzazione delle bottiglie.  L'artigiano rimase stupito dall'interesse dimostrato, tanto che decise di gonfiare una bottiglia di enormi proporzioni da poter eventualmente sfoggiare al sovrano.  Il risultato fu questo utensile e in suo onore decise di chiamarlo “Reine Jeanne”, al che la regina aggiunse che era più appropriato chiamarla “Dame Jeanne”.  Ci sono altre teorie, ma questa è quella che ci piace di più😍 Vuoi sapere come differenziare un artigiano da uno nuovo?  Bisogna guardare attentamente il collo della bottiglia.  Quelli più vecchi hanno il bordo più ruvido, non lucidato, tagliato senza alcuna delicatezza.  E un po' più in basso, presentano un anello in vetro spessorato fatto a mano.  Anche i nostri sono artigianali, ma non sono così antichi, nonostante siano stati recuperati da una vecchia azienda vinicola di famiglia degli inizi del '900.  E hanno il caratteristico anello non uniforme che li differenzia da quelli prodotti industrialmente.  E la cosa migliore è che non ce ne sono due uguali.