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« Les miroirs de Compostelle » Un amour à la fin
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"Gli specchi di Compostela" Un amore alla fine

Storia "Gli specchi di Compostela" - Un amore alla fine (da Saint-Jean-Pied-de-Port a Finisterre) - Retro di copertina: “PATXI, PATXI, SVEGLIA!” mi grida Mario nel cuore della notte. - Eh... Cosa... cosa sta succedendo?... - LETTO POUNAISSES! […] Ce ne sono tanti ovunque. In preda al panico, senza pensare e senza consultarci, abbiamo afferrato i nostri borsoni. Ah, siamo svegli per una volta! Siamo lanciati in una battaglia anarchica, Mario in boxer, io nudo. Un massacro. Stiamo facendo un massacro! È quasi godibile... Le bestie sporche si ritrovano schiacciate, appiattite, frantumate, grondanti sangue sul legno, sui materassi, sulle testate del letto e sulle pareti della camera da letto. È così lento, così lento, un insetto, che uccide facilmente. Per un po' crediamo nella vittoria, ma più ci schiacciamo, più materassi escono. A decine! Un reggimento di cimici! Spinti da un'eccitazione morbosa, eppure continuiamo a uccidere. Il sangue gocciola sugli arazzi. Comincia a fare fallo. Inoltre, siamo più forti, ma ce ne sono di più! Molto di più... Dobbiamo affrontare i fatti. Impotenti di fronte ai numeri, c'è una sola alternativa: capitolare. Estratto: Visto che ora siamo nel coro della cattedrale e ci stiamo passeggiando, andiamo a vedere le reliquie di Saint-Jacques! Scendiamo la scalinata seguendo un percorso lungo pochi metri e perfettamente segnalato fino alla cripta. Un salvadanaio ti invita a far scivolare una moneta di passaggio. Un piccolo non è, Saint-Jacques non è venale. Abbiamo trascurato il salvadanaio? C'è un secondo più basso! È donativo. Se lasciamo da parte anche questo, chissà! possiamo dare al terzo... Forse abbiamo fatto finta di non vederlo... Un rimpianto? Un rimorso dunque?... Alla curva di un gradino, la Chiesa ti raggiunge! Come un folletto che reclamerebbe la sua elemosina saltando fuori dalla sua scatola, un quarto salvadanaio viene ai tuoi occhi. Finalmente eccoci davanti alle reliquie! Nella minuscola cripta in cui siamo emersi viene portata alla luce una bara d'argento. È carino. Il riposo dell'apostolo sembra dolce. Un inginocchiatoio invita a inginocchiarsi, un bracciolo di legno invita ad ammirare la bara e la fessura nel bracciolo di legno... invita a donare! Sulla nostra schiena, possiamo leggere questa citazione di Papa Giovanni Paolo II, che alla fine mi tocca più di presunte ossa in una scatola d'argento, anche un bel uno: “Yo, obispo de Roma y pastor de l'Iglesia universale, da Santiago TE lanzo, vieja Europa, un grito lleno de amor: vuelve a encontrarte, se tu misma. »El Papà. In su peregrinacion a Compostela. 9 de noviembre de 1982 ( “Io, Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale, da Santiago, io mando a te, vecchia Europa, un grido pieno d'amore: trovare te stesso, sii te stesso”. Il Papa nel suo pellegrinaggio a. Compostela. 9 novembre 1982) Me, Protestante di nascita, ex praticante, omosessuale, sempre un po 'ribelle, non dimentico quando ho riletto queste parole che, se io sono lì, se vengo da vivere tutto quello che ho appena vissuto, se ora posso guardare oltre nella mia vita, beh, in effetti, è grazie a un papa! Si tratta infatti di Giovanni Paolo II, che ha fatto rivivere la mania del Camino, dopo essere arrivato qui come pellegrino nel 1982. Grazie al Compostela, diploma surrogato rilasciato a coloro che hanno viaggiato gli ultimi cento chilometri, siamo stati in grado di contare 619 pellegrini nel 1985 … poi 5.760 quattro anni dopo… e 183.366 in quest'anno 2011 (327.342 nel 2018 e quasi 350.000 nel 2019)! Ma da dove veniamo tutti all'improvviso? In che epoca stiamo vivendo?

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