Il miele di castagno Oltresole è un prodotto artigianale ricco di polline e di aromi pungenti è perfetto per chi ama i gusti forti e importanti anche nella scelta del miele per veri intenditori. Questo miele si ottiene dai colorati fiori di castagno e viene raccolto tra i mesi di giugno e ottobre. Per questo si presenta di colore giallo molto scuro quasi bruno con morbidi riflessi ambrati. Il suo odore è aromatico e legnoso e il sapore complesso decisamente distinto è molto meno dolce con un retrogusto amarognolo che può essere apprezzato anche su piatti salati di carni e formaggi stagionati mentre non si presta molto a sostituire lo zucchero per dolcificare tisane o te. ABBINAMENTI: Una bella fetta di pane tostato e un sottile strato di burro accompagnato dal Miele di Castagno Oltresole è un ottimo inizio di giornata per la tua colazione. Uniscilo anche allo yogurt al gelato alle creme o spalmato sul pan di zenzero. Usalo per insaporire insalate carne alla brace salumi o con crostoni e tagliere di formaggi come Parmigiano Reggiano Ricotta Stracchino e Gorgonzola. BENESSERE E SALUTE: Il miele di castagno è il più indicato tra i numerosi tipi di miele per i casi di cattiva circolazione del sangue è consigliato a chi soffre di affaticamento e di astenia. Il suo consumo regolare aiuta a prevenire l’invecchiamento grazie alle elevate quantità di antiossidanti che aiutano nella rimozione di radicali liberi e quindi consente di proteggere il corpo dalle conseguenze dell’avanzare dell’età. E' un ottima fonte di proteine vitamine B e C e di sali minerali quali manganese potassio calcio e in particolare ferro. Possiede inoltre proprietà antinfiammatorie e antibatteriche superiori a quelle dei mieli dal colore e dal sapore più delicato. CURIOSITA': Sembra che il nome Castanea derivi da Kastanis una città del Ponto antica regione della Turchia sul mar Nero dove questo albero era particolarmente diffuso. Il castagno era conosciuto e apprezzata già ai tempi di Omero che lo cita nelle sue opere così come Galeno Marziale Virgilio. Plinio ci racconta come il pane ricavato dalla farina di castagne era il cibo delle sacerdotesse del culto della dea Cibele la dea della terra. Inoltre troviamo ancora tracce del castagno ne “Le confessioni di un Italiano” di Ippolito Nievo o nell’ode “Piemonte” di Giosuè Carducci. E’ una pianta molto longeva e può superare i cento anni di età una prova è il castagno pluricentenario che si trova a Menarola in Val Chiavenna (SO).