La Ferrari 857S numero di telaio 0578M personifica, se un oggetto inanimato può personificare qualcosa, le corse su strada italiane. Durante la sua prima stagione l'auto ha gareggiato principalmente nel suo habitat naturale, viaggiando una volta all'estero e, mentre la sua prima gara è stata sull'apposito circuito di Monza, è su strade aperte, sfrecciando attraverso i villaggi siciliani o su montagne fiancheggiate da spettatori nel Valle d'Aosta che si immagina questo quattro cilindri a due posti dalle forme suggestive. Guidata da alcuni dei più grandi piloti di auto sportive dell'epoca tra cui Hawthorn, Castellotti, Gendebien, Maglioli, de Portago, Trintignant e Phil Hill, la 0578M fu ricostruita nell'ambito del tentativo della Ferrari di sfidare la Mercedes-Benz nel 1955, gareggiando nel Tourist Trophy e Targa Florio prima di correre a Buenos Aires e Sebring la stagione successiva, finendo secondo in Argentina. Registra un periodo significativo, ma insolito, in cui la Ferrari ha utilizzato motori a quattro cilindri, non solo per vincere il campionato mondiale piloti ma anche nel tentativo di rimanere competitiva nelle corse di auto sportive. Racconta l'intera storia delle corse di 0578M, compreso il suo tempo come ingresso in fabbrica e le stagioni successive quando ha gareggiato in mani private sia "Down Under" che in Scandinavia. Ben illustrato con suggestive foto d'epoca, oltre a una galleria di splendide fotografie dell'auto odierna, restaurata com'era alla 12 Ore di Sebring del 1956. Include i profili di tutti coloro che l'hanno corsa, dai vincitori seriali della 24 Ore di Le Mans agli entusiasti indipendenti. ISBN: 978-1-913089-08-5