"Sono io che brucio la spazzatura". Un'iscrizione sul muro del cortile della scuola agraria, tra i bagni delle ragazze e quelli dei ragazzi. Chi potrebbe scriverlo? Chi ha dato fuoco al bidone della spazzatura? Forse è Donovan, un ragazzo che non è come gli altri ragazzi. Forse è Ares, è nuovo, e non di qui. Oppure Chloé, l'unica ragazza, o quasi, della scuola agraria.La Fête àvenir è un inno alla libertà, quella che si ottiene correndo il rischio del bivio, quella che ci si concede liberandosi da credenze e abitudini. Chloé, Ares e Donovan non faranno la storia, non cambieranno il mondo, ma vogliono dominare il proprio destino, un obiettivo ambizioso visti i tanti ostacoli. Hanno bisogno di vita e di molto altro, hanno bisogno di inventare fiumi e tuffarsi in essi. Non vogliono più essere valori di mercato, variabili di aggiustamento, vogliono iniziare a immaginare un mondo dopo. Vogliono una scusa per festeggiare, anche se la festa è fugace. _________ "Devo scaldare la linfa degli alberi. Devo divorare il cielo. Devo inventare fiumi e tuffarci dentro. Devo tendere un filo tra me e il mondo. Devo cullarmi nei miei sogni." bisogno di vita e altro ancora. » Una storia che concentra la passione, la rabbia di vivere e la sete di libertà di tre adolescenti.Una chiamata ad essere vivi, intensamente.