RUM OFF-ROAD #03.1 50CL L'OFF-ROAD #03.1, una grande novità! Abbiamo immerso, con un'azienda specializzata nell'immersione di vini e liquori in alto mare, due botti contenenti rum Bielle blanc rispettivamente a 45° e 60° nell'ottobre 2022, ad una profondità di 20 metri al largo di Brest. Non abbiamo avuto la possibilità di tracciare o seguire l'evoluzione delle nostre botti durante questo periodo. L'esperimento è stato condotto con il massimo rischio possibile per il gusto dell'avventura. Nove mesi dopo, nel luglio del 2023, abbiamo raccolto le botti con tanta impazienza quanto paura. Una delle due canne è integra, mentre la sua gemella ha il tappo rotto. Una volta tra le mani le apriamo delicatamente. Si misura subito il grado alcolico e la prima botte è a 35° rispetto ai 45° iniziali, la seconda botte, fessurata, subisce un'operazione un po' più barbara, per essere infine misurata a 50° rispetto ai 60° della barricatura. Ognuna delle due botti ha segnato profondamente il rum, attraverso il colore, il legno e il profilo aromatico del Cognac. Il rum più leggero sembra essere il più pronunciato in termini di salinità del gusto, è il basso contenuto di alcol che implica questo? Possiamo stimare scambi acqua/legno e legno/rum equivalenti tra le due botti a causa della rispettiva perdita di gradazione alcolica del 10%. Le due botti verranno assemblate e riposate in tini prima dell'imbottigliamento. Dopo questa odissea, il rum merita di respirare! NOTE DI DEGUSTAZIONE Naso Il naso si apre direttamente sulla canna, sulla verdura, sul succo di vesou di Marie Galante. Passano pochi minuti e il secondo naso ci introduce alle note leggere di frutta a polpa gialla, prugna mirabella, brugnon, la sensazione vinosa della botte ex-cognac, un legno molto morbido. Dopo questo primo incontro, il naso salino e iodato si pronuncia rapidamente, senza sopraffare le note di succo fresco e legno chiaro. Il tutto si unisce elegantemente, ogni elemento ben al suo posto. Bocca L'attacco al palato è confuso. È tutto il naso a ritrovarsi in un torrente di gusto esplosivo, esplosivo. Cosa sta succedendo ? La canna, la sua dolcezza, il suo grasso sono presenti, il tocco salato è presente, equilibrato, poi lo zucchero ritorna nel finale, lasciando il posto al sale. Lascia riposare il naso e il palato. Torniamo indietro! Al naso si apre con il sale, discreto, che esalta lo zucchero di canna. Un dolce/salato davvero delizioso, avvolto dalla dolcezza della botte. La seconda bocca è più calma, meno spaventosa, rassicurante. Troviamo la canna vegetale, un grasso enorme al palato, che riveste delicatamente il palato, la rotondità, la dolcezza di Marie Galante. Finale Ciò che rimane è questo potente torrente salino in bocca, che trasporta questo mondo di tranquillità in un vortice di sapori sconosciuti, un lato mielato, salato, oleoso, il tutto in un sottile equilibrio. E dopo, nel finale e nel bicchiere, cosa resta? Finale eccessivamente lungo e sorprendente