Adattato da un racconto, inedito in francese, dello scrittore coreano Choi Yong-tak, Memoirs of an Ash descrive un momento drammatico e violento della storia coreana contemporanea, noto come "il massacro della Lega di Bodo". . Durante l'estate del 1950, proprio all'inizio della guerra di Corea, le autorità organizzarono l'eliminazione fisica di decine di migliaia di civili, oppositori politici dichiarati o semplici simpatizzanti, per paura del contagio comunista. Questo massacro di massa, compiuto dall'esercito e dalla polizia coreani, uccise tra le 100.000 e le 200.000 persone, comprese donne e bambini. Successivamente, è stato deliberatamente oscurato dalla storia ufficiale della Corea del Sud. Fu solo negli anni '90 che furono trovate fosse comuni e che alcuni esecutori del massacro furono portati a testimoniare. Autore virtuoso e impegnato, Park Kun-woong continua qui un compito a lungo termine volto a esorcizzare gli errori dei governi coreani dall'indipendenza nel 1945. In questa storia, il cui narratore è un albero che popola una delle valli dove sono avvenuti i massacri, mobilita mezzi grafici eccezionali, attraverso un insieme di immagini di una bellezza oscura e sorprendente. Licenziato dalla sua attività a Hong Kong, un trentenne single, Butt, cede alla pigrizia e alla procrastinazione. Per occupare le sue giornate languide, mette insieme le attività e le mode più assurde: fingere di andare in ufficio, orientarsi nella sua città in base alle reazioni dei curiosi, creare un gruppo "Io non lavoro" su Facebook, ridisegnare il piani della città per farne la sua città ideale… Come sfruttare al meglio un momento di pausa nella vita professionale? E alla fine, è così importante lavorare? Ecco il diario di bordo di un giovane di oggi confrontato con una situazione sempre più comune, la disoccupazione, condotta con un salutare senso di autoironia.Utilizzando l'immaginario digitale in modo audace e spesso divertente, Justin Wong pone acutamente la questione universale dell'impegno per lavoro. Al di là dell'evocazione di una certa forma di solitudine urbana, racconta anche la modernità nella grande città internazionale che è Hong Kong, con i suoi eccessi così come i suoi lati accattivanti. Tradotto dal coreano da Kette Amoruso Libro pubblicato con il sostegno della regione Île-de-France e del Centre National du Livre. Virtuoso autore coreano, Park Kun-Wong evoca un tragico episodio della storia contemporanea della Corea: facendo di un albero il testimone silenzioso di un massacro di massa, conferisce alla sua storia una portata universale.