La prossima festa
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“Louise spegne la radio. La decisione spetta a lei. Ha bisogno di vedere quest'uomo. Ha bisogno di parlargli. Non decidiamo di pubblicare così gli opuscoli antisemiti di Louis-Ferdinand Céline. Vuole capire. Come le è venuta l'urgenza e perché l'annuncio della loro sospensione non riesce a placarla.[…]Domani prenderà il primo treno per Parigi, si precipiterà in metro e raggiungerà a piedi il numero 5 di rue Gaston-Gallimard. Sa di non avere possibilità di essere accettata. Louise non è una scrittrice o una giornalista. Louise è la nipote del deportato numero 21.055." “Se ho Serge Klarsfeld contro di me, non posso fare niente. » Antoine Gallimard, Le Monde, 12 gennaio 2018