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champagne Thiébault Eugène

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  • Fondata nel 2020
André Lemaire
André Lemaire, il mio bisnonno materno, è diventato il proprietario dei vigneti di Montgenost che coltivo oggi. Senza di lui non esisterebbe questo patrimonio vitivinicolo e non potrei lavorare questo vigneto che ha il carattere specifico del mio champagne.

Eugène Thiebault
Eugène Thiébault, il mio bisnonno paterno, è il primo viticoltore della famiglia Thiébault. Ha trascorso tutta la sua carriera come vinificatore e poi come capo enologo presso Veuve Clicquot. Ha imparato a coltivare la vite ed è grazie a lui che la famiglia Thiébault ha acquisito competenze nella coltivazione dell'uva basandosi sul know-how dello Champagne.

Jean Claude Thiébault
Jean Claude Thiébault, mio ​​nonno paterno, è stato il primo a comprendere il terroir di Montgenost. Ha saputo conservare l'eredità di famiglia e ha trasmesso al figlio molti valori: passione, pazienza, standard elevati e l'ambizione di far prosperare l'azienda di famiglia.

Hubert Thiebault
Hubert Thiébault, mio ​​padre, è stato il primo nella storia della nostra famiglia a produrre il proprio champagne nel 1982. Costruì il suo centro di spremitura e le cantine per conservare e invecchiare le sue annate.

Mehdy Thiébault
La mia sfida è produrre uno champagne che soddisfi le mie aspettative conservando il know-how che i miei antenati mi hanno lasciato in eredità. Il 21° secolo è colpito dal riscaldamento globale, quindi ho bisogno di trovare soluzioni affinché il vino che produco mantenga la sua tipicità e stabilità nel tempo, nonostante i rischi meteorologici che viviamo.


Lo Champagne Eugène Thiébault è il frutto di un know-how tramandato di padre in figlio. Appartengo alla quarta generazione di viticoltori Thiébault. È stato nel 2020 che mio padre, Hubert, mi ha trasmesso la gestione del vigneto Thiébault. La mia sfida è produrre uno champagne che soddisfi le mie aspettative mantenendo il know-how che i miei antenati mi hanno lasciato in eredità. Il 21° secolo è colpito dal riscaldamento globale, quindi ho bisogno di trovare soluzioni affinché il vino che produco mantenga la sua tipicità e stabilità nel tempo, nonostante i rischi meteorologici che viviamo.

Devo quindi rispettare gli accordi di Parigi durante tutto il processo di creazione del mio champagne. Pertanto, mi impegno a ridurre il più possibile le emissioni di gas serra del 5% annuo. Questa scelta non è facile da fare ma permette la sostenibilità della mia attività e di quella del mio champagne. Per questo tutte le etichette sono in carta e le scatole non sono verniciate.
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