C'era una volta, nel 2020, due amici provenienti dalla Riunione e dalla Martinica si incontrarono attorno a un tavolo di legno in un piccolo caffè di Strasburgo. Condividevano la passione comune per il rum e la ricchezza delle rispettive culture. Uno di loro, Stéphane, originario della Martinica, era un esperto in infusioni di rum. L'altro, Jean-Marcel, originario della Riunione, era un maestro nell'arte delle miscele di frutta esotica.
""Immaginate se potessimo condividere questa cultura con il mondo intero", afferma Stéphane, sorseggiando un bicchiere di rum invecchiato.
""È un'idea geniale", rispose Jean-Marcel, "ma come potremmo realizzarla?"
Fu allora che ebbero l'idea di creare "Ti Caz Kréol", un marchio che avrebbe avuto lo scopo di diffondere i rum artigianali e artigianali delle loro isole native. Volevano che ogni sorso fosse un invito al viaggio, un'immersione nei profumi e nelle tradizioni della Martinica e della Riunione.
Dopo mesi di pianificazione, calcoli accurati e test per passare dai centilitri di miscela agli ettolitri di produzione, erano pronti. Il loro primo prodotto, un rum all'ananas e alla vaniglia, ebbe un successo immediato. Gli aromi esplosivi dell'ananas si fondono alla perfezione con la dolcezza tropicale della vaniglia, regalando un'esperienza di gusto senza pari.
Ma quello era solo l'inizio. Hanno poi lanciato un'edizione limitata di Planters, miscelando succhi di frutta tropicale come guava, frutto della passione e papaya con il loro rum aromatizzato in modo speciale. Ogni bottiglia era una celebrazione della loro tradizione, una vera festa per il palato.
Il successo di "Ti Caz Kréol" superò rapidamente le loro aspettative.
Oggi, "Ti Caz Kréol" è più di un marchio: è una missione. Stéphane e Jean-Marcel continuano a sperimentare nuovi sapori e nuovi metodi, sempre con l'obiettivo di condividere la cultura e la gioia di vivere delle loro isole con il mondo intero.
E vissero felici e contenti, condividendo lo spirito e i sapori della Martinica e della Riunione, una bottiglia alla volta.