Boudin landais
L'armoire à conserves

BOUDIN LANDAIS

Nelle Landes, durante il "tue-cochon", si preparava il sanguinaccio con le budella, ma poiché sapevamo che non durava a lungo, ci prendevamo anche il tempo di metterlo in vaso. Sterilizzato in questo modo, il budino si conservava più a lungo. Ovviamente il nostro sanguinaccio è una ricetta di famiglia, dove le spezie sono presenti, ma senza uccidere il gusto del sanguinaccio.   La tradizione vuole che il sanguinaccio sia stato inventato da un'antica cuoca greca chiamata Aphtonite, rendendolo uno dei salumi più antichi. Ha riferimenti antichi come nell'Odissea di Omero. Il De re coquinaria di Apicio del IV secolo è il primo a trasmettere la sua ricetta. Nel Medioevo era considerato un piatto volgare (popolare, da bistrot) che veniva consumato solo nelle taverne. Costituito da sangue, il sanguinaccio è ricchissimo di proteine, calcio, potassio e magnesio, oligoelementi essenziali per il nostro organismo. Inoltre, gli appassionati di diete e cucina dietetica apprezzeranno l'assenza di carboidrati nella sua composizione.   Consigli per la preparazione: Potete consumare il nostro budino freddo, come un classico salume. Ma noi vi consigliamo di gustarlo caldo nel forno: su una fetta di pane, o meglio ancora, con una buona composta di mele dell'orto o di mele cotte. L'accostamento tra dolce e salato è davvero delizioso. Il sanguinaccio viene spesso servito con purè di patate, puoi anche servirlo con purea di carote, patate dolci o butternut. Perché non proporre il budino in bicchierini su un letto di purè a vostra scelta per un colorato aperitivo durante i pasti delle feste. Per un abbinamento di vini che esalti il ​​carattere corposo del piatto, opteremo per un rosso speziato con tannini più vistosi ma a cui non manca il frutto: un fitou o un corbières (Languedoc), un saint-joseph o un cornas (Rodano), un irouléguy o un cahors (Sud-Ovest), per esempio.

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