Situato nel cuore delle Terrasses du Larzac, tra i villaggi di Montpeyroux e Saint-Jean-de-Fos, Mas Conscience è molto più di una semplice tenuta vinicola. È un'oasi di creatività, dove la passione di Roman, Audrey e il resto del team si confronta con la ricchezza di un territorio eccezionale. Accompagnati dal talento e dalla competenza dell'enologo Claude Gros, i vini della tenuta diventano veri e propri inviti al viaggio, svelando la perfetta alchimia tra la profonda mineralità del terreno e il generoso calore della Linguadoca. Vi troviamo la delicatezza di una viticoltura alla ricerca dell’equilibrio.
Qui il paesaggio si dispiega in un quadro vivente, dove i 15 ettari di vigne abbracciano l'asprezza dei Causs e il respiro della macchia mediterranea. Ogni pietra, ogni brezza, ogni raggio di sole raccontano la storia di una terra vibrante di energia, che la tenuta esalta attraverso i suoi vini. Ogni annata porta l'impronta di un approccio rispettoso e impegnato, da oltre 10 anni, dove l'agricoltura biologica e la vinificazione tradizionale rivelano l'autenticità e la modernità del terroir.
Degustare un vino Mas Conscience significa immergersi in una sinfonia di aromi di vivaci frutti rossi, potenti frutti neri, spezie dolci e note floreali, amplificati da una struttura elegante e da una bella persistenza. Si tratta di percepire questa dualità così specifica delle Terrasses du Larzac: la sottile alleanza tra forza e leggerezza, tra intensità e freschezza.
Ogni bottiglia è un inno alla vita che reinventa costantemente ciò che il vino può essere: un'emozione pura, un ricordo che si risveglia, una coscienza risvegliata.
P .S. :I nomi delle annate riflettono il nostro desiderio di giocare con la parola “coscienza”...Riesci a individuare i nostri giochi di parole?
"Tra il Ponte del Diavolo e Saint-Guilhem-le-Désert, la leggenda narra che i monaci andassero di villaggio in villaggio chiedendo l'elemosina. Chiesero agli abitanti di dare secondo la loro coscienza! All'epoca, i prodotti più comuni erano il vino e l'olio d'oliva. I monaci li trasportavano a dorso di mulo, in giare realizzate dai ceramisti di Saint-Jean-de-Fos. Col tempo, questi barattoli presero il nome di “coscienza”!
Facendo eco a questa leggenda, il mulo e la coscienza sono diventati i simboli del nostro dominio."